sabato 21 dicembre 2013

Badolato in Movimento a sostegno delle battaglie regionali del Coord. Regionale Acqua Pubblica "B.Arcuri".


Anche il Laboratorio politico-culturale "Badolato in Movimento" sostiene la battaglia politica del Coord.Calabrese Acqua Pubblica "Bruno Arcuri" a supporto della proposta di legge regionale di iniziativa popolare depositata, lo scorso luglio, al Consiglio della Regione Calabria. 

Nonostante il referendum del 2011 “2 sì per l’Acqua Bene Comune” (27milioni di voti, 800mila dalla Calabria), ancora si cerca in tutti i modi di non rispettare la volontà popolare. Nel 2012, per aggirare l’obbligo di non trarre profitto dall’acqua, l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha deliberato un metodo tariffario “transitorio”, valido anche nella nostra regione, cui si è opposto il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua (ricorso TAR Lombardia 579/2013). A breve arriverà la sentenza, intanto la Sorical SpA sta inviando a tutti i comuni calabresi la “letterina di Natale” comunicando alle amministrazioni che le tariffe idriche verranno incrementate di diversi punti percentuale (il comune di Gioiosa Ionica, per esempio, avrà un aumento del 13%!).

L’8 luglio 2013, dopo aver denunciato per anni le storture del sistema nella nostra regione, il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica ha presentato, con 11mila adesioni, una proposta di legge regionale d’iniziativa popolare per far rispettare l’esito referendario in Calabria: 
- la gestione del servizio idrico integrato deve essere sottratta al principio della libera concorrenza, e realizzata senza finalità lucrative;
- ciò non può accadere se non tramite l’affidamento diretto ad un’Azienda Speciale di diritto pubblico;
- grande partecipazione dei cittadini e dei lavoratori del servizio idrico nella pianificazione, programmazione, gestione e controllo di quest’azienda;
- in ogni caso deve essere garantita a chiunque la fornitura del quantitativo minimo vitale, individuato in 50 litri a persona.

Lo Statuto Regionale prevede che la proposta si discuta entro 3 mesi dalla presentazione, ma ancora non è successo niente!
Per questo si chiede che il Consiglio Regionale discuta ed approvi al più presto la proposta di legge e da oggi, 21 DICEMBRE, parte una nuova una nuova mobilitazione diffusa su tutto il territorio Calabrese per informare e sensibilizzare in vario modo i cittadini calabresi (a Badolato troverete manifestini/volantini attaccati in giro tra bacheche e negozi).

Per ulteriori approfondimenti: http://www.abccalabria.org/

L’intento è unico: se non si otterranno, a breve, risposte adeguate, alla ripresa dei lavori del Consiglio Regionale il Coord, Regionale Acqua Pubblica, con il supporto di tutti i movimenti e comitati territoriali, metterà in atto adeguate iniziative di protesta.

Nota e proposte_iniziativa 15 dicembre 2013 "Raccolta straordinaria di carta - Operazione scambio".

NOTA del LABORATORIO POLITICO-CULTURALE "BADOLATO in MOVIMENTO":

Sono state quasi 2,5 le tonnellate di carta raccolta durante l’iniziativa badolatese di Domenica 15 dicembre 2013 denominata "Raccolta Straordinaria di Carta". L'iniziativa è stata organizzata in collaborazione con il CESRAM ed un gruppo di volontari di Guardavalle (guidati da Giovanni Montepaone e Maria Assunta Menniti) nel contesto dell’iniziativa sociale “Operazione scambio”. 

Il Laboratorio politico-culturale“Badolato in Movimento”, in una strategica ottica di rete comprensoriale, ha voluto sostenere concretamente il progetto “Operazione Scambio”. Un progetto, quest’ultimo, nato con l'obbiettivo di promuovere e diffondere buone pratiche di raccolta differenziata, riciclaggio, risparmio energetico ed economico, ecologia e rispetto dell'ambiente, con il coinvolgimento diretto della cittadinanza. Un modo diverso, da noi condiviso nel suo principio ideatore e di base, volto a sensibilizzare ed incentivare rappresentanti istituzionali, associazioni e cittadini sulla reale ed efficace espletazione della raccolta differenziata nei nostri Comuni.

La carta, raccolta a Badolato, è stata portata da diversi commercianti e cittadini privati (che vogliamo ringraziare) nei due punti organizzati di Piazza Tropeano e del parco giochi di via Aldo Moro. Sono stati raccolti libri, giornali, riviste (non più utilizzabili) e carta di vario genere. I punti raccolta sono stati chiusi intorno alle 16 appena riempiti i due camioncini, messi a disposizione da alcuni cittadini, per poi raggiungere Guardavalle dove sono stati scaricati in un grande container, pronto per il trasporto verso la cartiera. E sono state circa 11 le tonnellate di carta raccolta complessivamente durante la manifestazione ambientale e sociale con la grande soddisfazione di tutti. 

Si è trattato e si tratta di una pratica virtuosa che accompagna il percorso politico “Ambiente, territorio e beni comuni” del Laboratorio “Badolato in Movimento” in materia di raccolta differenziata e di gestione pubblica del ciclo integrato dei rifiuti. Infatti come gruppo politico locale - come già anticipato nella conferenza del 6 dicembre “Acqua e rifiuti: per una gestione diversa dei servizi pubblici”, che ha dato voce alle proposte regionali del Coord.Calabrese Acqua Pubblica “B.Arcuri” e della Rete Difesa del Territorio “F.Nisticò” - continuiamo a sostenere che serve urgentemente un cambio di rotta sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, con una diversa gestione del servizio pubblico nel nostro Comune e nel nostro comprensorio intero. 











Ed ecco qui di seguito un percorso virtuoso possibile, già adottato ed applicato con successo da tantissimi Comuni Italiani, che come gruppo “Badolato in Movimento” abbiamo deciso di condividere, sposandone la causa, per proporlo pubblicamente ai vari rappresentanti istituzionali e comunali, alle associazioni, alle forze politiche ed alla cittadinanza dei diversi Comuni raggruppati nell’Unione dei Comuni del “Versante Ionico”:


<< Dieci passi verso l’opzione strategica “Rifiuti Zero”>>* (pratica virtuosa già adottata da tanti Comuni Italiani, con enormi benefici e con obiettivi importanti e positivi, raggiunti concretamente in questi anni).

1. Separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.

2. Raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.

3. Compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.

4. Riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.

5. Riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.

6. Riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia.

7. Tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli. (Chi differenzia di più …deve pagare di meno!)

8. Recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.

9. Centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.

10. Azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.

*Fonte: http://www.rifiutizerocapannori.it/

giovedì 12 dicembre 2013

DOMENICA 15 DICEMBRE: RACCOLTA STRAORDINARIA DI CARTA.

E sul tracciato del percorso di iniziative politiche, intitolato "Ambiente, territorio e beni comuni", il LABORATORIO POLITICO-CULTURALE "BADOLATO in MOVIMENTO" ha organizzato un'altra importante e concreta iniziativa. 

Domenica 15 dicembre 2013, dalle ore 9 alle 17, si terrà la prima "Raccolta Straordinaria di Carta".

Qui trovate pubblicata la locandina ufficiale. Leggete bene informazioni e dettagli organizzativi. 

Abbiamo organizzato n. 2 punti di raccolta: in Piazza Tropeano e all’interno del Parco Rohlfs di Via Aldo Moro (di fronte scuola elementare). 

ATTENZIONE 

COSA RACCOGLIAMO: libri, giornali, riviste (non più utilizzabili); carta di vario genere che NON sia però sporca, unta ecc. 

COSA NON RACCOGLIAMO: cartoni, tetra pack, carta carbone o plastificata.

I cittadini sono invitati a collaborare per sostenere praticamente l'iniziativa...raccogliendo, nelle proprie case, tutta la carta che si intende portare al punto di raccolta, più vicino alla propria abitazione, per farla poi riciclare.

Nota importante: per questioni organizzative e tecnico-logistiche chiediamo a tutti di impacchettare ed inscatolare per bene il tutto, utile a noi per il trasporto. Infatti, la nostra iniziativa è stata pensata ed organizzata, in un’ottica di carattere comprensoriale, in collaborazione con il CESRAM e con un gruppo di amici/volontari di Guardavalle.

ACQUA e RIFIUTI: PER UNA DIVERSA GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI.



Il Laboratorio politico-culturale “Badolato in Movimento” ha promosso ed organizzato per venerdì 6 dicembre pomeriggio un incontro pubblico sul tema: “Acqua e Rifiuti: per una diversa gestione dei servizi pubblici”. Si è trattato di un’iniziativa politica che ha inteso dar voce ai referenti regionali del Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” e della Rete a difesa del territorio “Franco Nisticò” , con l’obiettivo di offrire alla cittadinanza del comprensorio del soveratese - alle sue associazioni e forze politiche, alla rappresentanze politiche-istituzionali interessate – un primo input politico sullo spaccato, preciso e concreto,
delle idee e delle proposte avanzate, agli organi preposti regionali, dalle reti di Associazioni e Movimenti territoriali calabresi (proprio in merito alle svariate questioni che da anni caratterizzano le battaglie politiche dal basso per una gestione pubblica diversa di “acqua e rifiuti”).

Infatti, come si legge chiaramente in una nota/appello congiunta del Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “B.Arcuri” e della RDT “F.Nisticò”, sono passati ormai diversi mesi da quando, finalmente!, si è chiusa la stagione del Commissariamento in materia di rifiuti nella Regione Calabria. Eppure, nonostante le tante promesse, lo spettro di una nuova e continuata emergenza rifiuti aleggia per le strade cittadine di tantissimi Comuni calabresi, e la possibilità di rivedersi sommersi dalla spazzatura un pericolo attuale. Le linee guida per il nuovo Piano regionale dei rifiuti, così come la proposta di legge per il riordino del settore, sembrano ripercorrere le vecchie strade che tanti danni hanno provocato in questi ultimi 15 anni, abbellendo e sistemando qualcosa, ma non apportando quelle modifiche sostanziali e necessarie utili, invece, per dare una svolta radicale ad un ambito vitale per tutti i calabresi e per avviare una partecipata e virtuosa gestione e valorizzazione dei rifiuti solidi urbani (procedendo, ad es., ad una pianificazione regionale efficace ed efficiente della raccolta differenziata e spingendo verso una legislazione che possa sposare l’opzione “Rifiuti Zero”, già praticata in centinaia di Comuni Italiani con ottimi risultati di gestione politica, finanziaria ed ambientale).

L’iniziativa di Venerdì 6 dicembre è stata pensata con l’obiettivo, innanzitutto, di contribuire a strutturare un’alternativa alle proposte della Giunta regionale in materia di rifiuti,  a seguito dell’assemblea regionale tenutasi il 27 settembre scorso in quel di Lamezia tra associazioni e movimenti territoriali.  “Badolato in Movimento” ha di fatto deciso di condividere il percorso di iniziative volte a promuovere un diverso approccio, politico e culturale, nella gestione dei servizi pubblici locali in Calabria, a partire proprio da rifiuti e acqua, di cui tra poco si dovrà avviare la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare per una gestione pubblica e partecipata che oltre 11 mila calabresi hanno sottoscritto. Sulla questione “acqua”, nonostante la straordinaria vittoria dei referendum del 12 e 13 giugno 2011, in tutta Italia sta continuando una la mobilitazione per la piena applicazione degli esiti referendari a difesa dell’acqua e della democrazia. Infatti, dopo quella straordinaria affermazione, si sono susseguiti diversi tentativi politico-amministrativi per annullarne il risultato, mentre altrettanti sono stati i pronunciamenti legali che hanno confermato la fondatezza di quella vittoria, a partire dalla sentenza della Corte Costituzionale no. 199/2012. 


Ed in Calabria continua, pertanto, la mobilitazione del movimento per l’acqua pubblica. Dopo il deposito, lo scorso luglio, di circa 11mila firme a sostegno della proposta di legge regionale di iniziativa popolare “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua” e le delibere di adesione di 16 comuni calabresi, il Coordinamento Regionale “Bruno Arcuri” ha formalmente inviato una lettera al Presidente del Consiglio Francesco Talarico e ai Consiglieri Regionali per chiedere l’avvio immediato dell’iter legislativo per l’approvazione della suddetta proposta di legge. Alla lettere, primissimo momento di pressione verso la Regione Calabria, seguirà una più ampia mobilitazione regionale. Il primo appuntamento è previsto per sabato 21 dicembre come momento di mobilitazione diffusa su tutto il territorio calabrese per ricordare ai nostri governanti che la proposta di legge d’iniziativa popolare dà seguito - cercando di concretizzarne gli esiti - ai referendum del 12-13 giugno 2011, con il quale la maggioranza assoluta dei cittadini calabresi - oltre 780.000 elettori - si sono espressi a favore di una gestione dei servizi locali, e del servizio idrico in particolare, al di fuori della logica del profitto.

sabato 30 novembre 2013

NEWS e AGGIORNAMENTI dal nostro gruppo consiliare di minoranza "Badolato bene comune"

Ci stanno massacrando di tasse!

Cari Badolatesi….
senza scrupolo alcuno, e cercando di occultare il tutto con la solita propaganda, l’Amministrazione Comunale “La Vela” sta continuando a massacrare la nostra comunità con una serie di azioni politiche fallimentari che ci stanno portando al collasso. Per l’ennesima volta, come gruppo di minoranza, vogliamo denunciare pubblicamente le scellerate deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale che ha deciso un ulteriore aumento delle tasse comunali.

Dopo….aver deliberato, con il solo voto contrario del gruppo consiliare di minoranza “Badolato Bene Comune”, gli aumenti del:
-                     20% dell’IMU per le seconde abitazioni e per le attività produttive e commerciali;
-                     60% dell’Addizionale Irpef;

Nota importante: si tratta di aumenti ai quali, nell’ultimo Consiglio Comunale, il nostro gruppo di minoranza consiliare si era fortemente opposto proponendo alternative e soluzioni valide, provando in tutti i modi a difendere e tutelare i cittadini e le attività economiche locali (già da tempo sofferenti per via della crisi economica).

Ora, a  nemmeno un mese dagli ultimi atti perpetrati ai danni dei cittadini, l’Amministrazione “La Vela”
ha deliberato (con delibera di Giunta n°157) un arbitrario aumento del 10% della tassa sull’acqua comunale, a cui noi intendiamo politicamente opporci. Si tratta di un aumento, dal nostro punto di vista illegittimo, arbitrariamente generalizzato e deciso senza dare indicazioni puntuali rispetto al metodo tariffario utilizzato e con una delibera che risulta priva di un adeguato piano tecnico-economico che giustifichi tali aumenti. Non si può giustificare l’aumento della tassa per via di un generale aumento del costo di gestione del servizio idrico integrato senza illustrare precisamente il tutto. CHIEDIAMO: Perché è aumentato il costo di gestione dal 2012 al 2013? Cosa si intende fare precisamente? Esistono idee-progettuali del Comune di Badolato per ammodernare la rete idrica comunale? Com’è possibile tutto ciò rispetto anche alle palesi e recenti problematiche che hanno condotto, nell’arco di pochi mesi, il Comune di Badolato ad emanare per ben 2 volte l’ordinanza di non potabilità dell’acqua soprattutto nel Borgo?

E la botta più grossa, cari badolatesi,  per tutta la cittadinanza e per le attività produttive e commerciali, arriverà con il previsto aumento della tassa comunale sui rifiuti (la nuova Tares-ex Tarsu).

Questa nuova tassa nazionale è già di suo immorale ed iniqua e la Giunta Comunale ha deciso di portare,  nel prossimo consiglio comunale di sabato 30 novembre, un nuovo regolamento sulla tassa dei rifiuti 2013 (Tares) applicando un nuovo piano tariffario (in parte previsto dalle legge nazionale) ma con aumenti spropositati che colpiranno:
-                     sia la famiglia media badolatese (si parla di un aumento medio del 70 - 80% per le utenze domestiche),
-                     sia  le attività produttive e commerciali (in questo caso si tratterà di un aumento medio del 100% - 120% per le utenze non domestiche).

NB (guardate allegati) - Esempio concreto: se prima un bar badolatese, con una superficie media di 100 mq, pagava circa € 500,00 annui ora si ritroverà una tassa completamente raddoppiata. Infatti, dallo schema proposto dall’Amministrazione Comunale, con metodo normalizzato (parte integrante del regolamento Tares proposto), per il 2013 un bar con una superficie di 100 mq pagherà € 1.031,36 (cosa simile avverrà per botteghe, esercizi commerciali e imprese).

Altro esempio: una famiglia badolatese numerosa con n.5 componenti, e con un’abitazione di 100 mq, arriverà a pagare € 366,60.
E’ assurdo poi pensare (ed il problema sta in gran parte qui) che il costo di gestione per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sia lievitato esageratamente in questi 5 anni.

Spendiamo circa € 500.000,00 annui (basta guardare il Bilancio di previsione 2013) senza un minimo di accenno ad un piano serio e lungimirante di raccolta differenziata che in tanti comuni calabresi, invece, ha portato concretamente (altro che fantasie!) ad un graduale contenimento della spesa, ad una ottimizzazione delle risorse pubbliche e ad una gestione virtuosa, efficiente ed ecosostenibile del ciclo integrato dei rifiuti con notevoli riduzioni nelle bollette delle tasse dei cittadini. A Badolato si parla da anni di raccolta differenziata ma siamo fermi tra lo 0% ed il 3%. Ed un Comune più differenzia i rifiuti..meno paga per il conferimento in discarica (quindi meno costi). La nuova Tares nazionale, che adotta il principio “Più inquini Più paghi”, prevede inoltre riduzioni graduali per chi produce meno rifiuti e per chi differenzia maggiormente. Come potrà valere tutto ciò a Badolato se non ci hanno mai messo nelle reali condizioni di farlo seriamente?  Ci stanno solo prendendo in giro e tutto graverà sulle nostre spalle.

Per non parlare, poi, dell’inesistenza, all’interno del nuovo regolamento Tares proposto dall’Amministrazione Comunale “La Vela”, della precisa definizione delle riduzioni previste per famiglie socialmente  disagiate o con redditi bassi (come fatto, invece, in altri Comuni italiani e calabresi con la specifica di una riduzione del 30% o 40%).

Per onor di cronaca è opportuno segnalare qui l’esperienza di tanti altri Comuni italiani e calabresi - come Saracena, Riace e Polistena (giusto per fare qualche esempio), con livelli medio-alti di raccolta differenziata – che hanno, innanzitutto, protestato concretamente per mesi contro il decreto legislativo nazionale sulla Tares, contro l’alto livello di tassazione nazionale e contro la confusione normativa nazionale venutasi a creare in questi mesi. Si tratta di Comuni che hanno, poi, deciso di applicare le stesse tariffe Tarsu del 2012 per la tassa comunale sui rifiuti 2013, evitando di sobbarcare ulteriori aggravi sulla cittadinanza.

Continuiamo a sostenere che incrementare il livello di tassazione … sia oggi costruire la tomba della nostra economia locale, già da anni sofferente ed in affanno. Le soluzioni, guardando anche al bilancio di previsione 2013 (che si discuterà proprio il 30 nov.) erano e sono altre: a) taglio alla spesa improduttiva ed inutile, con tagli agli sprechi; b) razionalizzazione proficua delle risorse rispetto alle vere priorità del paese, con piani di risparmio energetico per il taglio di costi esosi ed ingiustificabili di utenze varie; c) taglio al personale amministrativo superfluo; d) una più efficiente ed efficace gestione dei servizi pubblici con un contestuale contenimento della spesa, puntando seriamente – ad esempio- progettare un piano poliennale sulla raccolta differenziata che poteva e può portare al ridimensionamento graduale dei costi, innescando anche un circolo virtuoso di gestione tra amministratori e cittadini, ecc.

Gruppo di minoranza consiliare “Badolato Bene Comune”

sabato 2 novembre 2013

LETTERA APERTA AI BADOLATESI SULLA SITUAZIONE DEL NOSTRO COMUNE


Cittadini,

l’alleanza “Badolato Bene Comune” ritiene doveroso intervenire sulla situazione di crisi, ormai gravissima, iniziata nel Comune di Badolato dopo le elezioni di pochi mesi fa. Reputiamo surreale, vista la gravità del momento, l’arroganza con cui il movimento “La Vela” cerca disperatamente di difendere la propria non-azione amministrativa, caratterizzata da un continuo navigare a vista, senza logica alcuna e senza uno straccio di progetto per Badolato. I velisti scappano dai problemi e attaccano la forze politiche di minoranza e non si rendono conto di quanto siano ridicole le proprie accuse, intrise di errori e bassezze. 
Attacchi che hanno il solo obiettivo di alimentare polemiche inutili e sterili, con note di eccessiva personalizzazione nel dibattito locale: tecniche, quelle veliste, ormai ben conosciute, che hanno il solo obiettivo di confondere le regole del gioco, provando a mascherare la situazione di stallo politico-amministrativo comunale. La verità è che il nostro paese è paralizzato: parlano i fatti! Da una parte i nostri avversari fanno propaganda e buttano fumo negli occhi della gente, dall’altra si aggrappano a qualsiasi cosa (finanche la liberazione di una tartaruga marina!) per camuffare la gravità della situazione. 





Hanno recentemente approvato il Piano delle Opere Pubbliche 2014/2016: uno sgorbio illogico e privo di unitarietà programmatica. Evidentemente non erano abbastanza contenti della figuraccia rimediata, solo pochi giorni fa, con l’improvvisa non-partecipazione del Comune di Badolato alla Fiera Internazionale del Turismo di Lugano (senza nessuna comunicazione agli operatori turistici, nemmeno una risposta a quelli che hanno pubblicamente richiesto delucidazioni). Tra una cosa e l’altra, però, l’Amministrazione Comunale porterà in discussione, nel Consiglio Comunale del 2 novembre, due delibere relative all’aumento delle tasse comunali dell’IMU (con l’aliquota per le seconde abitazioni che rischia di passare dallo 0,76% allo 0,91%) e dell’addizionale Irpef (dallo 0,5% allo 0,8%). Un bel salasso, soldi da pagare in più da parte dei cittadini. Perché? Soldi in più..che serviranno, forse, per continuare a mantenere tutte le belle clientele che hanno popolato il Comune in questi anni!?!

In ultimo, ma non certo per importanza, “Badolato Bene Comune”, reputa assurdo che “La Vela” pensi di far credere ai cittadini che tutto sia a posto e che nulla sia successo o stia succedendo a Badolato dopo il 3 luglio scorso. Continuare a far finta di nulla e sperare di essere diventati, in poche settimane, amministratori virtuosi per evitare il peggio ..vuol dire solo cercare di fermare il mare con le mani! Ciò che è accaduto il 3 luglio 2013 non è un fatto “increscioso e spiacevole” (recente definizione velista) ma l’ultima grande tragedia in cui Badolato è naufragata! La pagina più brutta della storia di Badolato (definizione, quest’ultima, usata a caldo dallo stesso sindaco), per cui “La Vela” dovrebbe chiarire pubblicamente (dirlo a voce bella alta!) se reputa che sarebbe stato meglio che il 3 luglio non fosse mai accaduto niente. 

Certi di non sbagliare, continuiamo a sostenere che “La Vela” è, oggi, completamente delegittimata nel rappresentare la popolazione badolatese di cui ha infangato nome e storia. E non sbagliamo nel ribadire, ancora un volta, che l’unica cosa utile che questa maggioranza possa fare è: andare a casa! “Badolato Bene Comune” continua, inoltre, ad avere fiducia nella giustizia e nell’operato delle forze dell’ordine (a cui rinnoviamo vicinanza e supporto). Una fiducia che prende corpo dalla consapevolezza che i successi di magistratura e forze di polizia nei confronti della criminalità organizzata siano un bene per l’intera comunità. Nonostante la gravità della situazione guardiamo al domani fiduciosi e convinti che, chiusa la triste pagina de “La Vela”, i cittadini badolatesi torneranno ad interessarsi alle questioni politico-amministrative e alla salvaguardia del bene comune, provando a costruire una nuova stagione politica per il futuro di Badolato.

NOTA-DOCUMENTO DEL LABORATORIO POLITICO-CULTURALE “BADOLATO IN MOVIMENTO”.


<< Dalle opportune dimissioni del Sindaco Parretta la "possibilità" di aprire una nuova stagione politica per il futuro di Badolato >>.


A Badolato si respira una strana aria di “quasi” fine-legislatura e gli ultimi tre mesi di amministrazione sono stati caratterizzati da una fase di azioni e prospettive politiche incerte, probabilmente implicite a quanto accaduto a seguito del 03 luglio scorso. La nostra piccola comunità sta vivendo un periodo socio-politico particolarmente negativo che, accompagnato dalle già esistenti problematiche economiche che contraddistinguono da sempre il nostro territorio, contribuisce a rendere l’intero quadro ancora più allarmante. Oggi, a seguito anche degli ultimi due consigli comunali, e senza voler essere ripetitivi, continuiamo a ribadire con ferma convinzione politica che il Sindaco del Comune di Badolato debba rassegnare le proprie dimissioni. Si tratta - cosa peraltro scritta, rimarcata e motivata in tutti i documenti politici dell’alleanza “Badolato Bene Comune” - di un atto politico doveroso ed opportuno. Infatti, dal nostro punto di vista, è a dir poco inopportuno che un sindaco continui a coinvolgere un'intera popolazione nelle vicende giudiziarie che lo riguardano (alle quali è, invece, legittimamente chiamato a difendersi in via del tutto personale). Ed il nostro sindaco, decidendo di non dimettersi, ha proprio fatto questo, mischiando e confondendo ad arte le carte del gioco politico. Avevamo chiesto e rivendicato le sue dimissioni e quelle dell’amministrazione comunale, con l’auspicio che ciò portasse, da una parte, a tutelare il vero interesse collettivo dei cittadini di Badolato e, dall’altra, a offrire all’intera comunità una nuova occasione di riflessione generale e di riscatto per il proprio futuro. Ed ancora oggi, attraverso questo nuovo documento, invitiamo il Sindaco Parretta a gettare la spugna, risparmiando ai badolatesi il rischio di lunghi anni di commissariamento, così come hanno fatto altri suoi colleghi in passato quando si sono trovati più o meno nella sua stessa posizione. Un esempio molto vicino a noi è il caso di Vittorio Cavalcanti, ex sindaco di Rende (CS), che dopo aver appreso la notizia di indagini della DDA sull’operato della propria amministrazione comunale per prima cosa ha pensato alle proprie dimissioni, evitando al proprio Comune uno scioglimento straordinario. Stessa storia, sempre a mò di esempio, è avvenuta in Sicilia, dove l'ormai ex sindaco di Alcamo (paese vicino Trapani), presentò le sue dimissioni immediatamente dopo aver appreso la notizia di essere indagato per "voto di scambio". Questi due esempi evidenziano che l'unico atto responsabile che il sindaco Parretta possa fare, guardando al vero futuro di Badolato e dei suoi cittadini, sia oggi, dal nostro modesto punto di vista politico, proprio quello di dimettersi. Perchè? Anzitutto, oltre ad essere lui stesso politicamente delegittimato, il sindaco opera politicamente all’interno di un consiglio comunale anch’esso politicamente delegittimato e sul quale aleggia la pesante ombra di un potenziale scioglimento per mafia. Tutto ciò indurrebbe al conseguente arrivo di un commissario che, una volta insediato, rimarrà in carica per un minimo di 18 mesi, con una macchina amministrativa che garantirà fondamentalmente l’ordinaria amministrazione. Inoltre, c’è il rischio (cosa che sta succedendo in tanti altri Comuni) che proprio la gestione commissariale possa portarci ad un brusco aumento delle tasse comunali e ad una drastica riduzione dell’attività politico-amministrativa, che invece una nuova amministrazione comunale potrebbe serenamente pianificare e garantire regolarmente alla cittadinanza. Si eviterebbe, così, uno scioglimento straordinario del Comune ed un altro duro colpo per i badolatesi. In quest’ultimo caso il commissario pro-tempore rimarrebbe in carica solo per qualche mese, fino all’indizione delle prime elezioni utili che si potrebbero realizzare nell’arco di un anno. La storia sarebbe, pertanto, ben diversa se il Sindaco Parretta decidesse responsabilmente di dimettersi, offrendo la "possibilità" di costruire una nuova stagione politica per il futuro di Badolato, alla quale tutti i cittadini e le varie forze politiche e sociali saranno chiamate a contribuire. Una nuova stagione politica che sappia immediatamente aprire ampi momenti di riflessione generale, dove i “badolatesi” sappiano trovare l’umiltà di affrontare questioni e problematiche che, tra passato e futuro, tra analisi e proposte, facciano perseguire la strada giusta per uscire dal guado politico attuale e per svoltare radicalmente. Il persistere, invece, su questa falsa riga nuocerà a tutti nel futuro prossimo! È oggi che i badolatesi devono sforzarsi a non far finta che non sia o stia succedendo nulla e a capire la situazione politica reale in cui ci si ritrova da tempo, chiedendo le dimissioni del sindaco ed evitando di pagare lo scotto di un prezzo molto più alto nei mesi futuri.

Documento condiviso BBC - situazione comunale post inchiesta "free boat itaca"

Continuano, come se nulla fosse mai successo in quel famoso 3 Luglio 2013, le solite sfilate e passerelle pseudo-istituzionali, con relativi tagli del nastro, dell’Amministrazione Comunale di Badolato, guidata dal sindaco/imprenditore/indagato Nicola Parretta. Il primo cittadino alterna polemiche sterili e senza senso (in questo caso, però, la miglior difesa non è l’attacco!) a proclami auto-assolutori che balzano da una testata giornalistica all’altra. Proclami con dichiarazioni assurde, apparsi in alcune interviste rilasciate dal Sindaco durante o in seguito al consiglio-farsa del 05 agosto scorso, convocato ad hoc sulla vicenda politica-giudiziaria che lo ha coinvolto a seguito dell’operazione anti-‘ndrangheta FREE BOAT ITACA. Dal nostro punto di vista non servono altre repliche o partecipazioni a finti consigli comunali, pantomime o teatrini. I fatti si commentano da soli. Gli atti degli inquirenti (si tratta di estratti degli atti ufficiali dell’inchiesta) parlano chiaramente da soli: << Il quadro delinea la capacità di infiltrazione della compagine di ndrangheta nella pubblica amministrazione e in particolare nell’ente comunale di Badolato, sia rispetto al profilo “elettivo” che a quello “burocratico” di cui erano perfettamente a conoscenza gli stessi pubblici amministratori>>.  E secondo l'impianto accusatorio della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, il sindaco Parretta è stato accusato di avere fornito un contributo << concreto, specifico e volontario per la conservazione o il rafforzamento delle capacità operative dell'associazione criminale. E secondo quanto emerso dalle indagini condotte da carabinieri e polizia, il Sindaco Parretta sarebbe anche stato a cena, a Roma, insieme ad uno dei presunti boss della cosca Gallace-Gallelli>>. NO COMMENT! 
Non serve aggiungere altro! Bene, che la Giustizia ora faccia il suo corso! E in tal senso sarà compito della Magistratura continuare sul solco delle indagini, effettuate finora, accertando quanto ipotizzato e facendo luce al 100% su tutto. Ma passiamo all’aspetto politico: aspetto particolare e complesso dal quale l’imprenditore/sindaco/indagato Parretta scappa o cerca di confondere le idee ai cittadini badolatesi, mischiando, a convenienza, e a secondo delle circostanze, l’aspetto giudiziario (del tutto personale) con quello politico-pubblico-istituzionale. Il gruppo di opposizione “Badolato Bene Comune”, oltre che continuare a sollecitare l’arrivo della Commissione d’accesso agli del Comune di Badolato, torna ad avanzare al sig. Sindaco, e per conoscenza ai cittadini badolatesi, delle domande pubbliche prettamente politiche su questioni di carattere politico. E questo per tornar a sottolineare il fatto che non ci piace mischiare cose personali a questioni di carattere pubblico-istituzionale (cosa invece sempre fatta ad arte da Parretta, anche nell’ultimo consiglio comunale farsa, luogo ormai strumentalizzato dal primo cittadino). 

Nella Conferenza/Comizio/Consiglio del 5 agosto 2013 Lei signor Sindaco ha esordito ponendosi delle domande, che qui di seguito testualmente riportiamo: “Perché sono stato coinvolto in una vicenda giudiziaria alla quale sono totalmente estraneo e che non mi appartiene? Questa domanda mi perseguita ogni momento delle mie giornate, togliendomi serenità e lucidità di pensiero e di azione. Ho letto, riletto, letto e riletto gli atti che mi riguardano, mi sono fatto mille domande, mi sono sforzato di individuare in tutta la vicenda un solo episodio, una sola specifica situazione, un atto, un comportamento, un’azione che potesse configurare una e soltanto una delle accuse che mi sono state ingiustamente mosse, credetemi per quanto possa essermi sforzato, non sono riuscito a trovarne una e a maggior ragione mi logoro ulteriormente, e continuo a chiedermi e a chiedere soprattutto, per quale motivo mi trovo coinvolto in un’azione giudiziaria estranea alla mia persona. Ho dovuto con sofferenza leggere che l’amministrazione comunale di Badolato era soggiogata da interessi e pressioni esterne, quando invece sempre il GIP (Giudice Indagini Preliminari) aveva chiaramente escluso l’esistenza di nessun atto, delibera, gara d’appalto, atti amministrativi che potessero dimostrare un comportamento mio o dell’Amministrazione Comunale favorevole a situazioni particolari o personalistiche”. 

Ora tutte le forze politiche di Badolato Bene Comune - ma sicuramente anche i suoi sostenitori che non abbiamo assolutamente apostrofato “caproni” come Lei ha erroneamente affermato -  vorrebbero sapere se ha letto, riletto, letto e riletto i verbali d’indagine FREE BOAT ITACA oppure letto, riletto, letto e riletto la favola di Pinocchio!? 

 Non è umanamente possibile prendere in giro in questa maniera il popolo badolatese, dicendo, di non aver trovato una situazione che possa riguardarla. Potremmo sapere se hanno intercettato Giuseppe Nicola Parretta  o qualcun altro? Nei verbali dell’indagine emerge chiaramente che, e lo ripetiamo : << Il quadro delinea la capacità di infiltrazione della compagine di ndrangheta nella pubblica amministrazione e in particolare nell’ente comunale di Badolato, sia rispetto al profilo “elettivo” che a quello “burocratico” di cui erano perfettamente a conoscenza gli stessi pubblici amministratori>>.       Abbia l’onestà se non per i cittadini badolatesi, almeno per la sua famiglia (che nomina continuamente), di dare delle risposte a delle domande che tutti ormai le pongono (a parte la claque velista), senza per una volta leggere papelli pre-confezionati, creati e scritti ad arte per deviare dalla sostanza delle cose. Lo faccia ora, per una volta. 

Ci chiediamo e Le chiediamo se non ritenga inopportuno e vergognoso, 
a) In quanto primo cittadino di un Comune e quindi amministratore chiamato a doveri civici ed etici (prescritti dalla nostra Carta Costituzionale) vantarsi di un’amicizia trentennale con personaggi “poco raccomandabili”, arrestati e tuttora in carcere, che sono risultati essere le colonne portanti delle cosche locali? 
b)  Durante la conferenza stampa del 10 Luglio ed il consiglio comunale del 05 agosto, l’abbiamo più volte sentita auto-assolversi dalle accuse (linea difensiva legittima), ma come mai non le abbiamo mai sentito dire una “parola” contro la mafia? Perché non ha mai fatto una denuncia seria? La Mafia prima della retata del 3 luglio forse a Badolato non esisteva? 
c) In alcune intercettazioni Lei stesso parla con alcuni componenti della sua Giunta asserendo testualmente:  “Loro stanno comandando il Comune”, citando nella stessa frase alcuni degli arrestati. Può spiegare al popolo badolatese il vero significato di questa frase (anche se a tanti è molto chiara da tempo)…!? 
d) Visto che Lei afferma di essere estraneo a tutte le accuse, dichiarandosi vittima sia da imprenditore che da sindaco - considerato il fatto che Lei stesso ha dichiarato che il 03 luglio 2013 è stato il peggior giorno della storia di Badolato - ha intenzione di far costituire parte civile il Comune di Badolato in un’eventuale processo contro gli arrestati della Free Boat Itaca (così come già fatto da tanti Comuni calabresi in circostanze simili)? 
e) Da mesi un Comitato di Sindaci del Basso Jonio e delle Pre-Serre lavora in modo sinergico per l’attuazione di politiche locali che si sostanziano sui capisaldi di “Legalità” e “Sviluppo”. Il Comune di Badolato è stato sempre il grande assente, come dimostrato anche alla partecipatissima manifestazione pubblica di Soverato di luglio scorso, e continua tuttora ad esserlo. Si tratta di chiaro imbarazzo politico-isituzionale o  le tematiche non sono tra le vostre priorità amministrative? 

Il gruppo di opposizione “Badolato Bene Comune” ha chiesto e continua a chiedere ripetutamente le sue dimissioni. Lei ha dichiarato che lo farà quando e se ne uscirà pulito, che senso ha dimettersi alla fine di una vicenda dove Lei non c’entra nulla? Vuole continuare a prender in giro il popolo di Badolato o dietro ci sta qualcos’altro?

lunedì 15 luglio 2013

Nota di “Badolato Bene Comune” (alleanza politica di cui Badolato in Movimento è parte integrante ed attiva) a seguito della conferenza stampa surreale tenuta dal sindaco di Badolato ad una settimana dagli arresti di Free Boat Itaca.:


Nei giorni scorsi l'Alleanza Badolato Bene Comune dopo l’operazione di polizia “Free Boat Itaca” che ha

 pesantemente interessato il sindaco di Badolato (indagato per concorso esterno in associazione mafiosa) ha 

chiesto le dimissioni del sindaco stesso e auspicato l’arrivo della 

Commissione d’accesso prefettizia al Comune di 

Badolato. 


Il primo cittadino ha però indetto una conferenza stampa con cui, nello spiegare la sua versione dei fatti, ha dichiarato di non volersi dimettere poiché ciò potrebbe impedire l'arrivo della Commissione d'accesso. Una giustificazione di totale inconsistenza poiché se la Commissione d'accesso verrà nominata ciò sarà fatto indipendentemente dalle dimissioni del sindaco. Inoltre non si capisce per quale ragione Nicola Parretta abbia affermato di avere già “avuto” una prima commissione d'accesso per cinque anni. L'affermazione è equivoca se non falsa, poiché la prima commissione d'accesso a Badolato risale al 2006 (a seguito dell'indagine della Procura catanzarese sul porto), quando Parretta non era certo sindaco né ricopriva incarichi pubblici. 



Al di là della vicenda penale che lo riguarda, tuttavia, reputiamo già fin troppo imbarazzante il permanere in carica di Nicola Parretta che, riguardo i personaggi coinvolti nella Free Boat Itaca, parla di rapporti di natura amichevole senza cogliere l'inopportunità di ciò per un rappresentante delle istituzioni.
Da quanto affiora possiamo senz’altro affermare che il sindaco di Badolato non ha nulla a che spartire con i veri sindaci antimafia. Non una denuncia è stata fatta sulle pressioni subite. Non una parola contro la ‘ndrangheta è stata pronunciata in una conferenza stampa presentata come possibilità ai giornalisti di “spolpare” il sindaco, domandandogli di tutto, ma che invece ha visto su quasi tutte le domande l’intervento del legale di fiducia. 



Non meno insensata pare la volontà del sindaco di convocare un consiglio comunale, la cui funzione appare completamente inadeguata al momento e che, soprattutto, rischia seriamente un provvedimento di scioglimento. Alla delegittimazione del nuovo consiglio si vanno comunque ad aggiungere i numerosi deliberati amministrativi vecchi e nuovi (su cui speriamo si concentri una forte azione di controllo e accertamento) registranti abusi di ogni tipo, gare e appalti sospetti, spese fuori controllo, concorsi anomali, favoritismi, clientele e parentopoli di ogni tipo, situazione finanziaria dell’ente tutta da scoprire.



Un quadro che vede al vertice del sistema un sindaco che ancora oggi ha forti interessi personali in campo, a cominciare, come più volte denunciato in campagna elettorale, dalla questione Usi Civici, con vaste aree di territorio che il sindaco-imprenditore sta contendendo a privati per mettere in piedi l’ennesima operazione edilizio-finanziaria (come già avvenuto col cosiddetto “villaggio dei danesi”).



Una situazione gravissima in cui un sindaco, che normalmente dovrebbe fare gli interessi della collettività (battendosi per il riconoscimento del diritto di “uso civico” a favore del Comune che governa), avendo interessi su quelle stesse aree, non ha neppure nominato il legale dell’ente comunale nella controversia giudiziaria sorta!
Non sappiamo come finirà l’indagine sul sindaco, ma sappiamo che l’intreccio dei suoi interessi privati non può continuare, essendo elemento che intorbidisce pesantemente la vita del Municipio. 



Un'ultima considerazione riguarda una persona, Franco Laganà, pubblicista, notissimo sostenitore della lista del sindaco Parretta (di cui è stato anche oratore in diversi comizi), che ha posto due domande in conferenza stampa. La prima, per chiedere una replica del sindaco al fatto che gli avversari lo hanno accusato, in campagna elettorale, di aver preso tangenti; la seconda per cui “da indiscrezioni” gli stessi avversari (cioè noi) avrebbero festeggiato le notizie di questi giorni. In tutti i due casi ha risposto il legale del sindaco ma, stavolta, le risposte tecnicamente ineccepibili preferiremmo darle noi: sul primo punto, il signor Franco Laganà è tenuto a dire dove sia stata fatta l'accusa al sindaco Parretta “di aver preso tangenti”. Diversamente, ove non ritratti e chieda pubblicamente scusa, verrà querelato nei prossimi giorni dal nostro movimento. Sui “festeggiamenti” possiamo dire questo: non c'era e non c’è nulla da festeggiare, poiché la situazione di Badolato è molto preoccupante. Il nostro movimento ha fatto più riunioni a seguito degli eventi ragionando sulle conferme dei pericolosi intrecci tra politica, affari e malavita a Badolato, più volte denunciati (anche senza la dovizia di particolari richiestaci dai legali del sindaco). Riteniamo di essere usciti rafforzati nelle nostre convinzioni e nei nostri, ben saldi, principi, cosa non facile dopo le recenti elezioni.



Vale la pena ricordare come nell'ultima campagna elettorale la nostra lista abbia avuto difficoltà a trovare perfino i candidati a sindaco e consigliere, cosa non bella in nessun Comune ma purtroppo sintomatica del clima ormai creatosi a Badolato: la campagna elettorale del 2008 è stata quella attenzionata dalle forze inquirenti, ma quella del 2013 è stata sicuramente peggiore.



Badolato Bene Comune



Badolato, 12 luglio 2013

sabato 6 luglio 2013

Nota ufficiale di "Badolato bene comune" del 04 Luglio 2013 - post operazione anti-'ndrangheta "Free Boat Itaca"

Il Movimento “Badolato Bene Comune” chiede l'arrivo di una Commissione d'accesso agli atti del Comune di Badolato e le dimissioni del sindaco Parretta.

 

Il Movimento civico "Badolato Bene Comune", rappresentando tutte le sue componenti (società civile, Udc, Badolato in Movimento, Partito Democratico) esprime la più profonda preoccupazione per lo scenario delineatosi a Badolato dopo l'operazione di polizia svoltasi all'alba del 3 luglio scorso. Dalle successive conferenze stampa di Forze dell'Ordine e Prefettura, dagli articoli e dagli stralci riportati da giornali e siti on line, emerge un quadro devastante per il nostro Comune, letteralmente sottomesso al sistema criminale del Comprensorio, con il sindaco di Badolato Nicola Parretta indagato per concorso esterno in associazione mafiosa dopo che la Procura ne aveva chiesto l'arresto. In un quadro che appare dominato da interessi di ogni tipo ruotanti attorno alla cosa pubblica, pur senza entrare nel merito del pesante quadro giudiziario, non possiamo che confermare la denuncia delle gravissime e costanti anomalie amministrative compiute nel nostro municipio in questi anni. Reputiamo, alla luce dei fatti, non più rinviabile l'arrivo di una Commissione d'accesso presso il nostro Comune, come d'altronde già lasciato intendere dal Prefetto di Catanzaro. La Commissione d'accesso nel nostro Comune appare strumento indispensabile per fare luce sulle più volte denunciate irregolarità amministrative e mettere una parola chiara sulle infiltrazioni mafiose nel nostro municipio, emerse dagli atti di questi giorni. Ancora in queste ultime settimane abbiamo letto deliberazioni comunali sconcertanti, ulteriori conferme di un quadro di totale anarchia e mancato controllo da parte degli apparati tecnico-politici che hanno retto le sorti di Badolato. Un disastro della cui portata non siamo neppure sicuri, risultando difficile quantificare i danni amministrativi e contabili dell'esperienza che – per fortuna di tutti – sta arrivando alla sua svolta più logica. Per tutta la recente campagna elettorale abbiamo denunciato tale situazione e, nonostante l'esito del voto, siamo rimasti – da subito – ben convinti delle nostre ragioni. Abbiamo subìto nel post elezioni dileggi e attacchi, perfino minacce di querele per avere fatto notare le anomalie della politica locale, mentre oggi siamo certi che i nostri elettori siano rinfrancati dall'avere fatto una scelta che sposava la lista migliore e l'interesse della collettività. La scelta giusta. Tale situazione, tuttavia, non è certo una nostra vittoria e le elezioni di un mese fa sono ormai alle spalle: siamo ben oltre la ripicca e siamo convinti che quello attuale possa diventare, al contrario, un momento di svolta totale per tutta la nostra comunità, indipendentemente dal voto espresso da ogni cittadino. Una collettività che deve uscire dal silenzio di paura che la sta avvolgendo, cercando di cogliere in questa difficile situazione l'opportunità per un cambio di passo radicale, come gli uomini delle Forze dell'Ordine e della Prefettura hanno chiesto alla società civile nella conferenza stampa in cui è stata rendicontata l'operazione di polizia.Lo Stato ha marcato una sua forte presenza anche da noi, e tutti sapevamo che Badolato non era un'isola felice. Sarebbe ipocrita prendersi in giro e negarlo. Ma tutti sappiamo pure che Badolato non è un paese diverso da tanti altri. La stragrande maggioranza dei concittadini è onesta e odia un sistema basato su malaffare e abusi. Ma deve saper invertire la tendenza autodistruttiva di questi anni. La precondizione perchè tutto abbia inizio passa per l'arrivo di una Commissione di accesso e, ovviamente, passa per le dimissioni che il sindaco di Badolato dovrà rassegnare al più presto. Si difenderà con tempi e modi che sceglierà, ma le vicende che lo stanno interessando non possono più coinvolgere il Comune e la cittadinanza. Troppe volte in questi anni i suoi interessi hanno cozzato con quelli della collettività e tante partite, come detto in campagna elettorale, sono ancora aperte. Una situazione che, alla luce dei fatti, non può più assolutamente continuare.