Ci stanno massacrando
di tasse!
Cari Badolatesi….
senza scrupolo alcuno, e cercando
di occultare il tutto con la solita propaganda, l’Amministrazione Comunale “La
Vela” sta continuando a massacrare la nostra comunità con una serie di azioni
politiche fallimentari che ci stanno portando al collasso. Per l’ennesima
volta, come gruppo di minoranza, vogliamo denunciare pubblicamente le
scellerate deliberazioni adottate dalla Giunta Municipale che ha deciso un
ulteriore aumento delle tasse comunali.
Dopo….aver deliberato, con il
solo voto contrario del gruppo consiliare di minoranza “Badolato Bene Comune”,
gli aumenti del:
-
20% dell’IMU per le seconde
abitazioni e per le attività produttive e commerciali;
-
60% dell’Addizionale Irpef;
Nota importante: si tratta di aumenti ai quali,
nell’ultimo Consiglio Comunale, il nostro gruppo di minoranza consiliare si era
fortemente opposto proponendo alternative e soluzioni valide, provando in tutti
i modi a difendere e tutelare i cittadini e le attività economiche locali (già
da tempo sofferenti per via della crisi economica).
Ora, a nemmeno un mese dagli ultimi atti perpetrati
ai danni dei cittadini, l’Amministrazione “La Vela”
ha
deliberato (con delibera di Giunta n°157) un arbitrario aumento del 10% della
tassa sull’acqua comunale, a cui noi intendiamo politicamente opporci. Si
tratta di un aumento, dal nostro punto di vista illegittimo, arbitrariamente
generalizzato e deciso senza
dare indicazioni puntuali rispetto al metodo tariffario utilizzato e con
una delibera che
risulta priva di un
adeguato piano tecnico-economico che giustifichi tali aumenti. Non si può giustificare l’aumento
della tassa per via di un generale aumento del costo di gestione del servizio
idrico integrato senza illustrare precisamente il tutto. CHIEDIAMO:
Perché è aumentato il costo di gestione dal 2012 al 2013? Cosa si intende fare
precisamente? Esistono idee-progettuali del Comune di Badolato per ammodernare
la rete idrica comunale? Com’è possibile tutto ciò rispetto anche alle palesi e
recenti problematiche che hanno condotto, nell’arco di pochi mesi, il Comune di
Badolato ad emanare per ben 2 volte l’ordinanza di non potabilità dell’acqua
soprattutto nel Borgo?
E la botta più grossa, cari
badolatesi, per tutta la cittadinanza e
per le attività produttive e commerciali, arriverà con il previsto aumento
della tassa comunale sui rifiuti (la nuova Tares-ex Tarsu).
Questa nuova tassa nazionale è
già di suo immorale ed iniqua e la Giunta Comunale ha deciso di portare, nel prossimo consiglio comunale di sabato 30
novembre, un nuovo regolamento sulla tassa dei rifiuti 2013 (Tares) applicando
un nuovo piano tariffario (in parte previsto dalle legge nazionale) ma con
aumenti spropositati che colpiranno:
-
sia la famiglia media badolatese
(si parla di un aumento medio del 70 - 80% per le utenze domestiche),
-
sia le attività produttive e commerciali (in
questo caso si tratterà di un aumento medio del 100% - 120% per le utenze non
domestiche).
NB
(guardate allegati)
- Esempio concreto: se prima un bar
badolatese, con una superficie media di 100 mq, pagava circa € 500,00 annui ora
si ritroverà una tassa completamente raddoppiata. Infatti, dallo schema
proposto dall’Amministrazione Comunale, con metodo normalizzato (parte
integrante del regolamento Tares proposto), per il 2013 un bar con una superficie di 100 mq pagherà € 1.031,36
(cosa simile avverrà per botteghe, esercizi commerciali e imprese).
Altro esempio:
una famiglia badolatese numerosa con n.5 componenti, e con un’abitazione di 100
mq, arriverà a pagare € 366,60.
E’ assurdo poi pensare (ed il
problema sta in gran parte qui) che il costo di gestione per il servizio di
raccolta e smaltimento dei rifiuti sia lievitato esageratamente in questi 5
anni.
Spendiamo
circa € 500.000,00 annui
(basta guardare il Bilancio di previsione 2013) senza un minimo di accenno ad
un piano serio e lungimirante di raccolta differenziata che in tanti comuni
calabresi, invece, ha portato concretamente (altro che fantasie!) ad un
graduale contenimento della spesa, ad una ottimizzazione delle risorse
pubbliche e ad una gestione virtuosa, efficiente ed ecosostenibile del ciclo
integrato dei rifiuti con notevoli
riduzioni nelle bollette delle tasse dei cittadini. A Badolato si parla da anni di raccolta differenziata ma siamo fermi
tra lo 0% ed il 3%. Ed un Comune più differenzia i rifiuti..meno paga per
il conferimento in discarica (quindi meno costi). La nuova Tares nazionale, che
adotta il principio “Più inquini Più paghi”, prevede inoltre riduzioni graduali
per chi produce meno rifiuti e per chi differenzia maggiormente. Come potrà
valere tutto ciò a Badolato se non ci hanno mai messo nelle reali condizioni di
farlo seriamente? Ci stanno solo
prendendo in giro e tutto graverà sulle nostre spalle.
Per non parlare, poi,
dell’inesistenza, all’interno del nuovo regolamento Tares proposto
dall’Amministrazione Comunale “La Vela”, della precisa definizione delle
riduzioni previste per famiglie socialmente
disagiate o con redditi bassi (come fatto, invece, in altri Comuni
italiani e calabresi con la specifica di una riduzione del 30% o 40%).
Per onor di cronaca è opportuno
segnalare qui l’esperienza di tanti altri Comuni italiani e calabresi - come Saracena, Riace e Polistena (giusto per
fare qualche esempio), con livelli medio-alti di raccolta differenziata –
che hanno, innanzitutto, protestato concretamente per mesi contro il decreto
legislativo nazionale sulla Tares, contro l’alto livello di tassazione
nazionale e contro la confusione normativa nazionale venutasi a creare in
questi mesi. Si tratta di Comuni che hanno, poi, deciso di applicare le stesse
tariffe Tarsu del 2012 per la tassa comunale sui rifiuti 2013, evitando di
sobbarcare ulteriori aggravi sulla cittadinanza.
Continuiamo a sostenere che
incrementare il livello di tassazione … sia oggi costruire la tomba della
nostra economia locale, già da anni sofferente ed in affanno. Le soluzioni, guardando anche
al bilancio di previsione 2013 (che si discuterà proprio il 30 nov.) erano e
sono altre: a) taglio alla spesa improduttiva ed inutile, con tagli agli
sprechi; b) razionalizzazione proficua delle risorse rispetto alle vere
priorità del paese, con piani di risparmio energetico per il taglio di costi
esosi ed ingiustificabili di utenze varie; c) taglio al personale
amministrativo superfluo; d) una più efficiente ed
efficace gestione dei servizi pubblici con un contestuale contenimento della
spesa, puntando seriamente – ad esempio- progettare un piano poliennale
sulla raccolta differenziata che poteva e può portare al ridimensionamento
graduale dei costi, innescando anche un circolo virtuoso di gestione tra
amministratori e cittadini, ecc.
Gruppo di minoranza consiliare
“Badolato Bene Comune”