sabato 2 novembre 2013

NOTA-DOCUMENTO DEL LABORATORIO POLITICO-CULTURALE “BADOLATO IN MOVIMENTO”.


<< Dalle opportune dimissioni del Sindaco Parretta la "possibilità" di aprire una nuova stagione politica per il futuro di Badolato >>.


A Badolato si respira una strana aria di “quasi” fine-legislatura e gli ultimi tre mesi di amministrazione sono stati caratterizzati da una fase di azioni e prospettive politiche incerte, probabilmente implicite a quanto accaduto a seguito del 03 luglio scorso. La nostra piccola comunità sta vivendo un periodo socio-politico particolarmente negativo che, accompagnato dalle già esistenti problematiche economiche che contraddistinguono da sempre il nostro territorio, contribuisce a rendere l’intero quadro ancora più allarmante. Oggi, a seguito anche degli ultimi due consigli comunali, e senza voler essere ripetitivi, continuiamo a ribadire con ferma convinzione politica che il Sindaco del Comune di Badolato debba rassegnare le proprie dimissioni. Si tratta - cosa peraltro scritta, rimarcata e motivata in tutti i documenti politici dell’alleanza “Badolato Bene Comune” - di un atto politico doveroso ed opportuno. Infatti, dal nostro punto di vista, è a dir poco inopportuno che un sindaco continui a coinvolgere un'intera popolazione nelle vicende giudiziarie che lo riguardano (alle quali è, invece, legittimamente chiamato a difendersi in via del tutto personale). Ed il nostro sindaco, decidendo di non dimettersi, ha proprio fatto questo, mischiando e confondendo ad arte le carte del gioco politico. Avevamo chiesto e rivendicato le sue dimissioni e quelle dell’amministrazione comunale, con l’auspicio che ciò portasse, da una parte, a tutelare il vero interesse collettivo dei cittadini di Badolato e, dall’altra, a offrire all’intera comunità una nuova occasione di riflessione generale e di riscatto per il proprio futuro. Ed ancora oggi, attraverso questo nuovo documento, invitiamo il Sindaco Parretta a gettare la spugna, risparmiando ai badolatesi il rischio di lunghi anni di commissariamento, così come hanno fatto altri suoi colleghi in passato quando si sono trovati più o meno nella sua stessa posizione. Un esempio molto vicino a noi è il caso di Vittorio Cavalcanti, ex sindaco di Rende (CS), che dopo aver appreso la notizia di indagini della DDA sull’operato della propria amministrazione comunale per prima cosa ha pensato alle proprie dimissioni, evitando al proprio Comune uno scioglimento straordinario. Stessa storia, sempre a mò di esempio, è avvenuta in Sicilia, dove l'ormai ex sindaco di Alcamo (paese vicino Trapani), presentò le sue dimissioni immediatamente dopo aver appreso la notizia di essere indagato per "voto di scambio". Questi due esempi evidenziano che l'unico atto responsabile che il sindaco Parretta possa fare, guardando al vero futuro di Badolato e dei suoi cittadini, sia oggi, dal nostro modesto punto di vista politico, proprio quello di dimettersi. Perchè? Anzitutto, oltre ad essere lui stesso politicamente delegittimato, il sindaco opera politicamente all’interno di un consiglio comunale anch’esso politicamente delegittimato e sul quale aleggia la pesante ombra di un potenziale scioglimento per mafia. Tutto ciò indurrebbe al conseguente arrivo di un commissario che, una volta insediato, rimarrà in carica per un minimo di 18 mesi, con una macchina amministrativa che garantirà fondamentalmente l’ordinaria amministrazione. Inoltre, c’è il rischio (cosa che sta succedendo in tanti altri Comuni) che proprio la gestione commissariale possa portarci ad un brusco aumento delle tasse comunali e ad una drastica riduzione dell’attività politico-amministrativa, che invece una nuova amministrazione comunale potrebbe serenamente pianificare e garantire regolarmente alla cittadinanza. Si eviterebbe, così, uno scioglimento straordinario del Comune ed un altro duro colpo per i badolatesi. In quest’ultimo caso il commissario pro-tempore rimarrebbe in carica solo per qualche mese, fino all’indizione delle prime elezioni utili che si potrebbero realizzare nell’arco di un anno. La storia sarebbe, pertanto, ben diversa se il Sindaco Parretta decidesse responsabilmente di dimettersi, offrendo la "possibilità" di costruire una nuova stagione politica per il futuro di Badolato, alla quale tutti i cittadini e le varie forze politiche e sociali saranno chiamate a contribuire. Una nuova stagione politica che sappia immediatamente aprire ampi momenti di riflessione generale, dove i “badolatesi” sappiano trovare l’umiltà di affrontare questioni e problematiche che, tra passato e futuro, tra analisi e proposte, facciano perseguire la strada giusta per uscire dal guado politico attuale e per svoltare radicalmente. Il persistere, invece, su questa falsa riga nuocerà a tutti nel futuro prossimo! È oggi che i badolatesi devono sforzarsi a non far finta che non sia o stia succedendo nulla e a capire la situazione politica reale in cui ci si ritrova da tempo, chiedendo le dimissioni del sindaco ed evitando di pagare lo scotto di un prezzo molto più alto nei mesi futuri.

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