Il Laboratorio politico-culturale “Badolato in Movimento” ha promosso ed organizzato per venerdì 6 dicembre pomeriggio un incontro pubblico sul tema: “Acqua e Rifiuti: per una diversa gestione dei servizi pubblici”. Si è trattato di un’iniziativa politica che ha inteso dar voce ai referenti regionali del Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” e della Rete a difesa del territorio “Franco Nisticò” , con l’obiettivo di offrire alla cittadinanza del comprensorio del soveratese - alle sue associazioni e forze politiche, alla rappresentanze politiche-istituzionali interessate – un primo input politico sullo spaccato, preciso e concreto,
Infatti, come si legge chiaramente in una
nota/appello congiunta del Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “B.Arcuri” e
della RDT “F.Nisticò”, sono passati ormai diversi mesi da quando, finalmente!,
si è chiusa la stagione del Commissariamento in materia di rifiuti nella
Regione Calabria. Eppure, nonostante le tante promesse, lo spettro di una nuova
e continuata emergenza rifiuti aleggia per le strade cittadine di tantissimi
Comuni calabresi, e la possibilità di rivedersi sommersi dalla spazzatura un
pericolo attuale. Le linee guida per il nuovo Piano regionale dei rifiuti, così
come la proposta di legge per il riordino del settore, sembrano ripercorrere le
vecchie strade che tanti danni hanno provocato in questi ultimi 15 anni,
abbellendo e sistemando qualcosa, ma non apportando quelle modifiche
sostanziali e necessarie utili, invece, per dare una svolta radicale ad un
ambito vitale per tutti i calabresi e per avviare una partecipata e virtuosa
gestione e valorizzazione dei rifiuti solidi urbani (procedendo, ad es., ad una
pianificazione regionale efficace ed efficiente della raccolta differenziata e
spingendo verso una legislazione che possa sposare l’opzione “Rifiuti Zero”,
già praticata in centinaia di Comuni Italiani con ottimi risultati di gestione
politica, finanziaria ed ambientale).
L’iniziativa
di Venerdì 6 dicembre è stata pensata con
l’obiettivo, innanzitutto, di contribuire a strutturare un’alternativa alle
proposte della Giunta regionale in materia di rifiuti, a seguito dell’assemblea regionale tenutasi il
27 settembre scorso in quel di Lamezia tra associazioni e movimenti
territoriali. “Badolato in Movimento” ha
di fatto deciso di condividere il percorso di iniziative volte a promuovere un
diverso approccio, politico e culturale, nella gestione dei servizi pubblici
locali in Calabria, a partire proprio da rifiuti e acqua, di cui tra poco si
dovrà avviare la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare per
una gestione pubblica e partecipata che oltre 11 mila calabresi hanno
sottoscritto. Sulla questione “acqua”, nonostante la straordinaria vittoria dei
referendum del 12 e 13 giugno 2011, in tutta Italia sta continuando una la
mobilitazione per la piena applicazione degli esiti referendari a difesa
dell’acqua e della democrazia. Infatti, dopo quella straordinaria affermazione,
si sono susseguiti diversi tentativi politico-amministrativi per annullarne il
risultato, mentre altrettanti sono stati i pronunciamenti legali che hanno
confermato la fondatezza di quella vittoria, a partire dalla sentenza della
Corte Costituzionale no. 199/2012.
Ed in Calabria continua, pertanto, la
mobilitazione del movimento per l’acqua pubblica. Dopo il deposito, lo scorso
luglio, di circa 11mila firme a sostegno della proposta di legge regionale di
iniziativa popolare “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato
dell’acqua” e le delibere di adesione di 16 comuni calabresi, il Coordinamento
Regionale “Bruno Arcuri” ha formalmente inviato una lettera al Presidente del
Consiglio Francesco Talarico e ai Consiglieri Regionali per chiedere l’avvio
immediato dell’iter legislativo per l’approvazione della suddetta proposta di
legge. Alla lettere, primissimo
momento di pressione verso la Regione Calabria, seguirà una più ampia
mobilitazione regionale. Il primo appuntamento è previsto per sabato 21
dicembre come momento di mobilitazione diffusa su tutto il territorio calabrese
per ricordare ai nostri governanti che la proposta di legge d’iniziativa
popolare dà seguito - cercando di concretizzarne gli esiti - ai referendum del
12-13 giugno 2011, con il quale la maggioranza assoluta dei cittadini calabresi
- oltre 780.000 elettori - si sono espressi a favore di una gestione dei
servizi locali, e del servizio idrico in particolare, al di fuori della logica
del profitto.
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