Condividiamo
un nostro report politico sulla "questione rifiuti", in vista di
altre iniziative zonali in materia e verso la manifestazione regionale
calabrese (in fase di organizzazione da parte della Rete dei comitati e dei
movimenti territoriali ambientalisti calabresi).
Il 15 marzo scorso, presso la sede dell'Unione dei Comuni
“Versante Ionico” di Isca Marina, si è tenuta una nostra iniziativa politica
sulle ormai cicliche e disastrose emergenze, regionali e comunali, riguardanti
il ciclo integrato dei rifiuti. Emergenze sistemiche che continuano ad
affliggere la nostra terra da troppo tempo, nonostante 15 anni di
Commissariamento all’emergenza ambientale senza risoluzione alcuna dell’annosa
problematica. Per anni si è puntato il dito contro la malagestio regionale, ma,
oggi, a circa 2 anni dalla fine del sopracitato Commissariamento, pensiamo sia
politicamente ed istituzionalmente inopportuno continuare a giocare al rimbalzo
delle responsabilità tra Regione e Comuni.
Se da un lato, la Regione Calabria continua su una rotta già di
suo fallimentare ed incentrata sull'autolesionismo, non cercando mai una valida
soluzione al problema e non ascoltando le osservazioni provenute dal basso ed
avanzate in termini di proposte concrete dalle reti dei comitati e movimenti
territoriali ambientalisti; dall'altro, non vi è stata mai una reazione forte
ed operativamente valida da parte della politica locale, nel tentativo di
cambiare radicalmente lo stato delle cose. Il tempo del rimbalzo delle
responsabilità, in materia di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, è
terminato. I calabresi e la Calabria necessitano risposte diverse e certe, con
prospettive alternative e virtuose e con progetti di gestione eco-sostenibili,
efficienti ed economici.
Il laboratorio politico-culturale “Badolato in Movimento” ha, da
tempo, intrapreso un percorso di studio, analisi e di prospettiva politica sui
temi “Ambiente e beni comuni” che ha portato all’organizzazione
dell’incontro-dibattito, nella mattinata dello scorso 15 marzo, che ha visto
l’intervento di Mario Albino Gagliardi, Sindaco di Saracena (comune del
cosentino con la più alta percentuale di raccolta differenziata in Calabria).
Un incontro pubblico al quale abbiamo sentito l’esigenza di invitare e far
intervenire gli amministratori ed i rappresentanti istituzionali dei vari
Comuni del nostro comprensorio del Basso Ionio soveratese, le diverse
associazioni sensibili alla problematica in questione, con l’obiettivo di
continuare ad informare e sensibilizzare, con una discussione ampia e
partecipata, sulle potenziali e validi soluzioni adottate ed applicate in tanti
Comuni Italiani, seriamente alternative all'attuale situazione regionale ed al
redigendo Piano Regionale di Riordino relativo al ciclo integrato dei rifiuti
(un piano, dal nostro punto di vista, lacunoso su più fronti). E proprio per
offrire a tutti una visione reale e tangibile, ci siamo avvalsi dell’esperienza
e dell'intervento del sindaco di Saracena (CS). Il Comune in questione è famoso
nella nostra regione per aver reso il "rifiuto" una risorsa,
riuscendo a portare i livelli di differenziata oltre il 75%.
Il sindaco Gagliardi, ha spiegato, in
quell’occasione, come, nel giro di solamente 6 mesi, sia riuscito ad invertire
una tendenza catastrofica in cui il suo piccolo Comune si trovava (un paese di
circa 4.000 abitanti) ponendo lo sguardo sull'ambizioso obiettivo:
"Rifiuti zero". Un’opzione strategica, accompagnata e sostenuta da
una gestione pubblica ed autonoma comunale con la fondamentale istituzione di
un’Azienda Speciale. Un’opzione
strategica di gestione, già adottata ed applicata con successo in diversi
Comuni Italiani, di cui noi siamo forti sostenitori, che si basa su un semplice
concetto e su tre parole chiave, e sul principio di rivalutare la figura
estremamente errata che abbiamo del "rifiuto", cominciando a
considerarlo una RISORSA! RIDUZIONE, RICICLO e RIUSO del “materiale” sono le
parole chiave, per arrivare appunto ad avere solo in minima parte rifiuti
non-riciclabili. Possiamo dire con fermezza che "Rifiuti Zero"
oltre ad essere un obiettivo è anche una "filosofia" che porta
solamente benefici a chi l'adotta e la fa propria. La questione economica è
solamente una degli infiniti vantaggi di questa filosofia tanto antica, quanto
all'avanguardia.
Come ben ha voluto spiegare il sindaco Gagliardi, per avere
successo nel perseguire questo obiettivo serve, innanzitutto la volontà
politica, una leadership politica convinta e determinata, un piano
politico-istituzionale ed economico-finanziario pluriennale con obiettivi-paletti
precisi e con una buona campagna di sensibilizzazione-informazione tra i
cittadini.
Abbiamo, oggi,
l'opportunità di cambiare il modo di trattare i rifiuti, per avviarci verso un
futuro virtuoso per noi e per i nostri figli, in virtù anche della
vantaggiosissima proposta politica ed istituzionale avanzata da Gagliardi,
nello sposare l’idea di una gestione pubblica e partecipata del ciclo integrato
dei rifiuti con l’istituzione di Aziende Speciali, anche consortili, nei vari
territori, o creando addirittura una "friendship" tra Saracena e i
vari Comuni interessati alla cosa (un’asse diretta per il trattamento dei
rifiuti in modo realmente virtuoso, in modo da facilitare lo startup iniziale
della raccolta differenziata, traendo naturalmente, un reciproco vantaggio).
Ed
in tal senso, considerato il redigendo Piano regionale di riordino in materia
di rifiuti, che pare ripristinerà gli Ambiti Territoriali, è oggi importante
procedere verso la costituzione di consorzi intercomunali – sempre con modalità
pubbliche in house e nell’ottica di accorciare la filiera – con piani precisi e
pluriennali e con modelli di gestione efficienti, economici ed efficaci
dell’intero ciclo integrato dei rifiuti. Dal nostro punto di vista è
questo il percorso da seguire e costruire, con obiettivi a breve e medio-lungo
termine, restando necessariamente sul solco già tracciato da comuni italiani
virtuosi, Capannori in testa, puntando il nostro sguardo sull'obiettivo
"Rifiuti zero".
E per dire addio alle cicliche crisi ed emergenze rifiuti, che
causano problemi di carattere ambientale, economico ed igenico-sanitario, non
si può pensare di cadere nel tranello della creazione o ampliamento di altre
Mega Discariche, di impianti tecnologici costosi, di bruciatori, inceneritori o
impianti vari (affidati ai privati). Questo non farebbe altro che trasformare
il problema in altro ancora, tornando sempre punto e a capo, in un circuito
chiuso e già di suo disastroso. Il problema non è tecnologico, è politico, è
organizzativo ecc. Ad es. per risolvere il problema dell’umido/organico
basterebbe poco e sono diverse le alternative, molto più economiche e
seriamente sostenibili dal punto di vista ecologico, come la lombricoltura,
compostiere domestiche, impianti di compostaggio a fermentazione naturale, al
chiuso, senza alcuna sostanza chimica.
Ed
è proprio per questo motivo, nella necessità di dover continuare a
sensibilizzare le comunità cittadine del basso ionio soveratese, che
proseguiremo su questo nostro percorso di iniziative, con l’obiettivo di creare
una rete zonale, e rilanciando proprio sulla proposta “Rifiuti Zero” affinché
venga seriamente presa in considerazione dall’Unione dei comuni “Versante
Ionico”, dai diversi Comuni del nostro comprensorio (oggi alle prese con una
discussione allargata e che sta vedendo, un po’ ovunque, la nascita di diversi
comitati cittadini, come di recente in quel di Soverato). Un
percorso che condividiamo, ormai da mesi, con la Rete a Difesa del territorio
“Franco Nisticò” e con l’assemblea regionale dei Comitati cittadini e dei
movimenti territoriali, attivi in Calabria sulle vertenze varie ambientaliste
ed ecologiste, che a breve condurrà ad un’importantissima manifestazione
popolare regionale e che, dopo anni di battaglie locali e regionali, il 13 marzo
scorso, ha consentito di presentare ed illustrare ai componenti della IV
commissione del Consiglio regionale della Calabria un TESTO SPECIALE con OSSERVAZIONI SULL’ENNESIMA EMERGENZA RIFIUTI e con PROPOSTE
CONCRETE per il futuro PIANO di RIORDINO sui RIFIUTI della REGIONE CALABRIA.
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