lunedì 14 aprile 2014

CONDIVIDIAMO NOTA POLITICA DI "BADOLATO BENE COMUNE" - APRILE 2014

Nella passata legislatura, l’amministrazione comunale LA VELA aveva avanzato al Ministero della Giustizia, deliberando un atto specifico in tal senso, l’intenzione di mantenere l’ufficio del Giudice di Pace a Badolato Marina, ritenendolo strategico ed importante per l’intero territorio.

I vari governi nazionali, che si sono succeduti negli ultimi 3 anni, lo hanno, inizialmente, inserito tra gli uffici da sopprimere pensando ad un trasferimento delle sue funzioni all’ufficio del Giudice di pace di Catanzaro. In seguito e di recente, si è palesata la possibilità, invece, di un mantenimento dell’intero servizio, considerata propria la delibera di Consiglio Comunale approvata lo scorso anno ed attraverso la quale il Comune di Badolato si faceva completamente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia. Un impegno preciso che includeva tutte le spese legate alla struttura e alle utenze - quali enel, telefono, riscaldamento e pulizia,- ivi compreso il personale amministrativo necessario alla gestione dell’ufficio, escluso logicamente l’organico di personale di magistratura ordinaria, pari a tre unità da formare e delegare al servizio, di cui un dipendente inquadrato nella categoria B1 (operatore giudiziario), un dipendente appartenente alla categoria A (commesso) e un categoria B3 (cancelliere).
Di tutto questo, il nostro Comune – pur di mantenere l’Ufficio in loco – aveva deciso di farsi carico, come comunicato al Guardasigilli e ai presidenti del Tribunale e della Corte d’appello di Catanzaro. Oggi, considerato l’ultimo decreto del governo nazionale, che salva appunto la sede di Badolato Marina assieme a quelle di Chiaravalle e Squillace, (Comune, quest’ultimo, che assieme a quelli limitrofi si sta muovendo diversamente, provando ad attingere risorse anche da un fondo speciale ministeriale ad hoc)
ci chiediamo, in vista dell’ormai imminente scadenza fissata al prossimo 28 Aprile e considerata l’attuale situazione di confusione organizzativa e stand-by che sta caratterizzando l’ufficio badolatese:
-       Il Comune di Badolato come intende intervenire, praticamente ed operativamente, per far fronte a tutti gli impegni presi? Doveva essere tutto già adeguatamente definito. Come mai ci si ritrova, invece, in una situazione di confusione generale?
-       Esattamente, con quali risorse di bilancio comunale si intende adempiere agli impegni presi con il Ministero della Giustizia, considerata la delicata situazione economica-finanziaria in cui versa il nostro Comune? (note: in data 15 Marzo 2014, con deliberazione di giunta n.38, l’Amministrazione Comunale ha deliberato un’anticipazione di tesoreria di € 500.000,00 per far fronte alle spese comunali, cosa peraltro mai avvenuta in questi anni e di cui La Vela si era sempre vantata)
-       Quali dipendenti comunali, ufficialmente oggi in pianta organica, si intende delegare presso la struttura in questione?
Reputiamo necessario ed urgente discutere di tutto ciò, affinché si dia la giusta ed adeguata informazione politica alla cittadinanza, nel prossimo Consiglio comunale, convocato in prima seduta per le ore 10.00 di giorno 18/04/2014 ed in seconda seduta per le ore 11.00 del giorno successivo.
Un atto dovuto, - considerando il fatto che all’ordine del giorno è prevista l’approvazione del “Rendiconto esercizio finanziario 2013” - al quale si associa la rinnovata richiesta dell’inserimento del punto “Tares: discussione e nuove determinazioni”, riguardante l’emergenza sociale venutasi a creare, in buone fasce della nostra cittadinanza, dopo la ricezione di salatissime e sproporzionate bollette TARES (già effettuata con nostra istanza formale del 21 marzo, prot. 1770), e sulla quale è necessario fare una riflessione politica-istituzionale proprio all’interno del Consiglio Comunale con l’obiettivo di risolvere quanto ancora possibile a tutela dei diritti dei badolatesi.
Questioni, assieme a tutte quelle sollevate dal nostro gruppo politico in questi mesi (ed a cui non è stata data risposta alcuna ed in alcun modo, a parte le solite passerelle ed i classici atti di propaganda fumosa), di interesse pubblico e collettivo alle quali un’Amministrazione Comunale, se è ancora in grado di amministrare il nostro Comune (noi sosteniamo di no e chiediamo, infatti, da tempo le loro dimissioni), è chiamata a dare risposte precise.
Gruppo di minoranza “Badolato Bene Comune”

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