lunedì 17 febbraio 2014

IN ATTESA DELLA FINE...

ULTIMO DOCUMENTO del gruppo consiliare di minoranza "Badolato Bene Comune" sulle recenti questioni politico-amministrative badolatesi!

In attesa della fine (prima parte)…

L’azione politica-amministrativa badolatese, targata “La vela 2.0”, è caratterizzata ormai da mesi da una fase di stagnazione e di inattività pesanti, tali da offrirci una reale ed indecorosa fotografia di un paese fermo e ingessato su sé stesso. La giunta Parretta continua ad essere attraversata da un logorante processo di auto-sgretolamento interno che in queste settimane si è palesato maggiormente e che, nei fatti, dura dal giorno successivo alla “Free Boat Itaca” del 3 luglio scorso. Basti pensare alle ultime dimissioni politiche dell’ex assessore Naimo, ormai assente da due sedute consecutive ai consigli comunali (novembre-gennaio), o alla confusione politica-amministrativa interna allo stesso Comune di Badolato dove oggi sembra addirittura difficile riuscire a fare riunioni di giunta. 

Un nuovo assessore non è stato nominato (tutto è stato lasciato in “sospeso”); il sindaco permane più a lungo, rispetto al passato, nella propria residenza romana ed in alcuni casi sono passati anche più di 30 giorni per vedere firmato un atto o una deliberazione. 
Dal nostro punto di vista esiste una precarietà politica tale che, in alcuni casi, non si riesce a garantire nemmeno l’ordinaria amministrazione dell’Ente. Le energie, quelle poche rimaste dopo il 3 luglio, si stanno esaurendo e pare che i nostri amministratori stiano trovando grosse difficoltà nel riuscire a rimanere a galla. 

Una situazione da attesa della fine. Della fine di una legislatura fallimentare, corollario di quinquennio politicamente disastroso che lascerà notevoli strascichi e problematiche nel futuro della comunità badolatese, di una comunità che ne ha pagato e continuerà a pagarne le conseguenze (ed alcune sono dietro l’angolo e saranno dolorosissime!). 
E nella precarietà e confusione politica, gli amministratori velisti continuano, paradossalmente, - appena avuta una boccata di ossigeno dopo la chiusura del lavoro delle Commissione d’accesso prefettizia, - ad effettuare delle scelte improponibili: dall’ampliamento dell’ufficio di gabinetto del sindaco (che oggi conta la bellezza di n.5 collaboratori che gravano sulle spalle dei contribuenti), con l’istituzione di altri 2 nuovi contratti di collaborazione, all’affidamento diretto di lavori gestiti in regime di politica di emergenza permanente. Chissà perché? Per non parlare dell’inerme passività politica-istituzionale di fronte alla nuova grave situazione dei rifiuti in cui sembra ripiombata l’intera Provincia! 

Fin dal giorno successivo alla “Free Boat Itaca”, come gruppo consiliare di minoranza abbiamo chiesto le dovute ed opportune dimissioni del Sindaco e della sua maggioranza. Abbiamo insistito pubblicamente ed in ogni modo per motivarle, richiederle, rivendicarle, dimostrando inoltre che sarebbero state la cosa più conveniente per tutta la cittadinanza. Ma questo oggi è un altro discorso. 
Lo abbiamo ripetuto alla nausea, ma oggi sarebbe quasi inutile visto che la Commissione di accesso ed il Prefetto di Catanzaro sono ormai prossimi a rendere pubblica la propria relazione, inoltrandola al Ministro degli Interni, relativa ai loro 135 giorni di accertamenti presso il Comune di Badolato rispetto alle accuse e alle ipotesi di contiguità mafiosa mosse dalla DDA di Catanzaro. Oggi, le loro dimissioni sarebbero inutili poiché non risparmierebbero i circa 2 anni di Commissariamento straordinario, nel caso in cui il Comune di Badolato venga sciolto per mafia, ma restano pur sempre un atto politico opportuno e doveroso.

In questi mesi, però, giusto per fare qualche esempio, abbiamo reputato le loro dimissioni (di tutta la maggioranza) doverose ed opportune anche per il resto delle poche e pessime deliberazioni effettuate (alle quali ci siamo opposti soprattutto all’interno dei consigli comunali), frutto di scelte errate derivanti dal quinquennio velista precedente, e che hanno comportato un aumento di tutte le imposte comunali: dal 20% dell’IMU su seconde case e attività produttive al 65% sull’IRPEF, dal 10% sui futuri CANONI dell’ACQUA all’approvazione di un regolamento sulla TARES-nuova tassa sui rifiuti che porterà a bollette 2013 salatissime (ormai prossime all’arrivo). 

Ci siamo opposti a scelte illogiche, meglio definirle “non scelte”, poiché derivanti da una politica amministrativa priva di una programmazione o progettazione lungimiranti, fatte in materia di opere pubbliche o in materia urbanistica, dove tutto è fermo (tranne qualche operetta) e dove, in questi mesi, si è cercato di far solo propaganda. Anzi, la prima volta in cui l’amministrazione comunale ha deciso di indire un’assemblea pubblica cittadina per discutere in merito alla potenziale risoluzione dell’annosa questione “sottopasso/sovrapasso ferroviario pedonale” (in zona ex passaggio a livello) è stata sonoramente bocciata dai cittadini. Quell’assemblea pubblica, presso la sede COM, si è conclusa con un nulla di fatto e con la sensazione generale che, probabilmente, la soluzione era e resta sempre la stessa e che era già prevista nel progetto originario del sottopasso ferroviario (con qualche eventuale ed accettabile modifica) e che la gente e la minoranza lo sostengono e rivendicano da anni. 

Gruppo consiliare di minoranza
“Badolato Bene Comune”

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